Emergenza Coronavirus: il Parco eroga un contributo straordinario in favore del comune di Fondi

Il Parco dei Monti Aurunci si mobilita per il Comune di Fondi.
Nel solco della coesione territoriale, ma, in questo momento di grave emergenza sanitaria, sopratutto sociale è stato destinato al Comune di Fondi un contributo straordinario.

Il contributo straordinario di 2.500 euro è stato concesso con delibera del Presidente Marco Delle Cese, al Comune del Parco duramente alla prova dall’emergenza sanitaria. Fondi, come noto, è il territorio del Lazio più colpito, tanto da essere dichiarato zona rossa e affronta l’espandersi del Covid-19 con assoluta drammaticità.

“Questo è il momento dell’unione, – ha affermato il presidente Marco Delle Cese – della coesione attorno ai principi di appartenenza non solo al territoriale, ma soprattutto ad una comunità. Una grande comunità di donne e di uomini, una comunità laboriosa che ora viene messa duramente alla prova. Il Contributo deliberato sarà destinato all’acquisto da parte del comune di ventilatori polmonari, mascherine ed altri strumenti utili per combattere l’epidemia tra i cittadini di Fondi. Sarà erogato attingendo alle entrate delle attività produttive dell’ente, come il vivaio e la falegnameria”.

La mobilitazione dell’ente non si ferma. Il Presidente Marco Delle Cese e il direttore dell’Ente, Giorgio De Marchis, hanno deciso di avviare un piano eventi e iniziative finalizzato alla copertura delle spese necessarie alla gestione ed al contenimento dell’emergenza Covid-19.
“Appena possibile – ha aggiunto il direttore De Marchis – saranno intraprese iniziative dedicate all’emergenza Covid-19 nelle quale si procederà alla vendita di prodotti del Parco, come le essenze della catena degli Aurunci e i prodotti artigianali della falegnameria, per continuare a sostenere il territorio fondano, duramente colpito dal Coronavirus”.

Emergenza cinghiali, arriva il piano di Monitoraggio a Montecassino

Emergenza cinghiali nell’area Montecassino: arriva lo studio scientifico per il piano di prevenzione del Parco dei Monti Aurunci. Troppo spesso la presenza di cinghiali ha messo a rischio l’incolumità degli automobilisti, le culture e lo stesso ecosistema nell’area Monumentale di Montecassino. L’area sotto la gestione ambientale dall’Ente Parco dei Monti Aurunci, ora sarà oggetto di un piano di studio per riduzione degli esemplari anche eventualmente attraverso mirate catture con il posizionamento di gabbie e, in estrema sintesi, con un piano di abbattimenti. La delibera che da il via libera allo studio del fenomeno dei cinghiali nell’area di Montecassino è stata approvata dal presidente del Parco degli Aurunci, Marco Delle Cese.

“Vi è necessità di assicurare misure efficaci per prevenire e gestire i danni provocati dalla fauna selvatica, in particolare cinghiali nell’area di Montecassino. Ciò potrà avvenire solo dopo un accurato studio, prettamente scientifico, del fenomeno. È necessario studiare per poi porre in essere interventi per la gestione della biodiversità, la popolazione dei cinghiali e il ruolo ecologico della specie, ma allo stesso tempo, assicurare la realizzazione di azioni a difesa del territorio, delle attività agricole e della sicurezza e incolumità pubblica”, ha spigato il presidente Marco Delle Cese.

Il piano di studi sarà redatto e presentato dal direttore del Parco, Giorgio De Marchis. “Nella redazione del piano che prevede anche studi sperimentali verranno coinvolte figure specializzate per attenuare il conflitto sociale e riportalo a livello tollerabile. Il territorio monumentale naturale di Montecassino, è un’area centrale per il Parco, dove l’ecosistema viene costantemente monitorato e tutelato”, ha aggiunto il direttore del Parco Giorgio De Marchis.

Selvicoltura, approvato il nuovo regolamento. Ecco tutte le novità

Potature e tagli di alberi sulla catena degli Aurunci: il Parco Naturale dei Monti Aurunci ha dato il via libera al nuovo regolamento. L’atto deliberato dal Presidente Marco Delle Cese con il parere positivo del direttore, il dottor Giorgio De Marchis, racchiude tutte le regole e i parametri per l’attività di Selvicoltura e abroga il precedente regolamento risalente al 2010.

Il nuovo strumento normativo risponde alla visione di una maggiore tutela delle aree boschive è stato esteso, infatti, l’ambito nel quale presentare un progetto da parte un tecnico specializzato.

In precedenza per un taglio fino a 4 mila metri quadrati era necessario la procedura semplificata, ora il parametro è sceso a 1000 metri quadrati. Quindi fino a 1000 metri quadrati i cittadini avranno l’opportunità di richiedere il nulla osta tramite la dichiarazione semplificata (una procedura semplificata che dovrà comunque contenere le specie da tagliare e la precisa delimitazione territoriale), per la quale potranno ricevere piena assistenza da parte degli uffici forestali del Parco e dei Comuni. Oltre i 1000 metri quadrati sarà sempre necessaria la presentazione di un progetto sottoscritto da un tecnico abilitato.

Il disciplinare sul taglio degli alberi segue il Regolamento di concessione degli immobili del Parco, il Regolamento su criteri e modalità per la concessione di contributi finalizzati alla promozione ed alla valorizzazione delle iniziative di interesse nell’ambito dell’area protetta e il Regolamento per il rilascio delle autorizzazioni all’introduzione e al trasporto, da parte di privati, di armi, esplosivi e qualsiasi mezzo di distruzione o cattura. Tutti di recente approvazione: dal dicembre 2018 in poi.

Ciò per evitare violazioni e pericolosi vuoti normativi. Il principio generale del nuovo Disciplinare è che, ogni intervento di selvicoltura, dovrà essere autorizzato dal Parco dei Monti Aurunci.

Solo in alcuni casi, occorre la semplice comunicazione.

E sono: potature e spalcature, realizzate con intensità limitata ad 1/3 della chioma verde, di alberi aventi diametro, misurato a m 1,30, non superiore a cm 20, ma anche la pulitura ordinaria dal rovo nei terreni individuati come prato, prato-pascolo, seminativo, seminativo-arborato.

Le autorizzazioni all’attività di selvicoltura hanno durata di due stagioni silvane, ma nel caso di accertata violazione verranno revocate. Regolamentata anche la la raccolta della legna secca che, di regola, è vietata. “Eventuali deroghe – si legge nel regolamento – possono essere concesse per motivi legati alla prevenzione e lotta agli incendi boschivi, o per motivi legati all’Uso Civico, previa autorizzazione dell’Ente Parco”.

Ma non solo tutela della flora, il disciplinare tutela anche la connessione con la fauna, per questo è stato previsto il divieto assoluto di ogni intervento di selvicolturali nel periodo compreso dal 31 marzo al 31 luglio, per evitare di interferire con il periodo produttivo.

“È vietato – si legge ancora nel regolamento – il taglio di alberi ospitanti vischio, nidi di rapaci o di picchi, ovvero con cavità idonee alla riproduzione di specie animali e di piante di varietà di fruttiferi di antica coltivazione minacciate di erosione genetica”.

Per quel che concerne gli ambiti di controllo ci sarà stretta collaborazione tra i Guardia Parco e le forze dell’ordine presenti, territorialmente, nelle aree del Parco. “Si tratta – ha dichiarato il presidente Marco Delle Cese – di un atto importantissimo per la tutela del patrimonio boschivo, un atto redatto dall’Ente Parco che si attendeva da tempo, proprio per regolamentare i nostri boschi. Quello deliberato è un decalogo per dare piena attuazione alla missione del Parco, vale a dire la la tutela dei boschi e la loro preminente funzione ambientale e paesaggistica, di evidente interesse pubblico”.

“L’approvazione del nuovo disciplinare – ha spiegato il direttore De Marchis – si è resa necessaria per migliorare la gestione delle attività selvicolturali svolte all’interno del territorio e per recepire le disposizioni regionali in materia di gestione dei siti Area Natura 2000. L’ultimo regolamento era di 9 anni fa, approvato il 31 maggio 2010, che, naturalmente, è stato abrogato. Ora invitiamo tutti gli interessati a prendere visione del nuovo disciplinare corredato dalle modalità per l’esecuzione delle attività forestali. Abbiamo approvato norme più stringenti anche per dare una risposta chiara e decisa a tentativi d’uso improprio dei boschi registrati negli ultimi tempi”.

“Ritratti del coraggio. Lo Stato italiano e i suoi magistrati”: la presentazione a Fondi

Un libro dove la lotta al terrorismo e alla mafia s’intreccia con il destino di tanti magistrati, divenuti icone di legalità e professionalità. A raccontare le loro storie nel libro “Ritratti del coraggio. Lo Stato italiano e i suoi magistrati” è il giudice della Corte Costituzionale Stefano Amore.

«Il sacrificio di queste vite non solo ha consentito allo Stato di resistere all’attacco mortale portato dal terrorismo e dalla mafia, ma ha anche permesso di far evolvere, significativamente, l’organizzazione della giurisdizione e delle istituzioni italiane». Questo l’incipit del testo.

La presentazione è prevista per lunedì 14 ottobre 2019 alle ore 10 nell’auditorium della Banca Popolare di Fondi.

Un evento organizzato dal Parco dei Monti Aurunci con il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Fondi, del Comune di Campodimele, della Banca popolare di Fondi e dell’osservatorio per l’Analisi Normativa, al quale prenderanno parte anche gli istituti scolastici.

Ci sarà l’intervento del Presidente del Parco dei Monti Aurunci Marco Delle Cese, del Presidente del Consiglio regionale del Lazio Mauro Buschini, del Presidente della Provincia di Latina Carlo Medici e del Sindaco di Fondi Salvatore De Meo e del Presidente della Banca Popolare di Fondi Antonio Carroccia.

È prevista una tavola rotonda moderata dall’autore Stefano Amore. Interverranno: Giuseppe Bianco, sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma; Fausto Cardella, Procuratore Generale presso la Corte di appello di Perugia; Caterina Chiaravalloti, Presidente del Tribunale di Latina; Piercamillo Davigo, Componente del Consiglio Superiore della Magistratura; Fabio Massimo Gallo, Presidente della II sezione civile della Corte di appello di Roma.

L’iniziativa per la presentazione del Libro terminerà a Campodimele, dove alle ore 13 verrà piantumata una quercia alla memoria dei magistrati assassinati.

Pico, grande successo per la sesta edizione della Festa della Montagna

Sapori, tradizioni e tutela dell’ambiente. A Pico, nel cuore del Parco dei Monti Aurunci dove, in località Fossarotonda, è andata in scena la Festa della Montagna. Tre giorni di eventi patrocinati dall’Ente Parco e al quale ha preso parte il presidente Marco Delle Cese.

“Alla Sesta edizione della Festa della Montagna è stata coniugata la tradizione, il buon gusto e soprattutto la sostenibilità ambientale. Con questo spirito il Parco dei Monti Aurunci ha collaborato all’organizzazione e alla buona riuscita dell’evento”. È stato il commento del presidente del Parco dei Monti Aurunci Marco Delle Cese.

Marco Delle Cese nuovo Presidente del Parco, via libera dalla Commissione Agricoltura

La commissione Agricoltura e Ambiente del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Valerio Novelli, nella seduta del 17 settembre ha dato il via libera a sette decreti di nomina relativi a nuovi presidenti di parchi e riserve naturali.
Tutti i pareri, non vincolanti, saranno ora trasmessi al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, che adotterà i provvedim樂威壯
enti finali.

Tra i decreti che hanno ottenuto il parere positivo quello di Marco Delle Cese candidato a ricoprire l’incarico di Presidente dell’Ente Parco Regionale dei Monti Aurunci.