I Monti Aurunci nel vortice della seconda guerra mondiale

Sabato 17 novembre ci sarà un evento a cura dell’Associazione Linea Gustav, promosso dall’Ente Regionale Parco dei Monti Aurunci, con il patrocinio del Comune di Campodimele (LT) e che si avvale della collaborazione di Progetto Summa Ocre.

L’iniziativa, che avrà luogo nel territorio di Campodimele (LT), è articolata in tre fasi: escursione eco-storica nei luoghi del conflitto, con illustrazione delle operazioni militari che interessarono l’area di Valle Piana a Itri (ore 9:30); apertura e visita della mostra fotografica tematica itinerante dal nome “Prospettive dal fronte, con particolare riferimento ai fatti storici relativi al settore aurunco del teatro bellico” a Campodimele (ore 16:00); a seguire esibizione musicale del Mo Benedetto Vecchio, accompagnato dai musicisti del progetto MBL che eseguiranno brani profondamente connessi alle tematiche della guerra nel Basso Lazio (ore 18:00).

Per maggiori dettagli visita il sito www.gustavline.it

Weekend sotto il Cielo del Parco

La Settimana dei Parchi, durante il weekend del 18-20 maggio, è stata dedicata nelle Aree Protette Laziali a “Il Cielo del Lazio”. Il Parco dei Monti Aurunci si è affidato alla collaborazione di operatori qualificati con la doppia iniziativa “Chi si muove nel buio… e chi si orienta con le stelle”, in due diverse località.

La sera del 18, infatti, in località Pornito, con lo sguardo a spaziare libero sullo stupendo scenario notturno del Golfo di Gaeta, le due Guide Ambientali ed Escursionistiche Valeria De Meo e Daniele Ruggieri hanno accompagnato i partecipanti dapprima in un percorso sensoriale nel buio e nel silenzio della notte, utilizzando i classici strumenti dell’interpretazione ambientale, e invitando quindi i presenti a riappropriarsi di se stessi e della natura di cui fanno parte; numerosi sono stati i riferimenti agli animali presenti nel Parco e soprattutto a quelli notturni. Successivamente, vi è stata un’introduzione all’astronomia e all’interpretazione del cielo stellato, con particolari riferimenti alla mitologia che ha sempre accompagnato l’uomo fin dai tempi antichi.

La sera del 19 è stata la volta della Guida Ambientale ed Escursionistica Giancarlo Pagliaroli che, stavolta partendo dal valico delle Crocette,威而鋼
a cavallo tra i territori di Fondi, Lenola e Campodimele, ha accompagnato i presenti lungo il sentiero 913b, sulle pendici del Monte Valletonda: una breve e semplice escursione lungo una sterrata che quella sera ha alternato tratti stellati ad altri nel buio del bosco. Le pause per compattare il gruppo erano l’occasione per parlare di lucciole o di rapaci notturni, oppure per svolgere attività partecipate di interpretazione ambientale per verificare il diverso funzionamento dei nostri sensi nell’oscurità. L’escursione ha subito un simpatico fuori-programma, dovuto alla presenza di una mamma-mucca che non aveva alcuna intenzione di lasciar passare oltre il gruppo, per proteggere il proprio vitellino. Così, si è approfittato dell’interruzione per ammirare il Grande e il Piccolo Carro, Arcturus e la Stella Polare.

Il Parco ha molto da offrire anche di notte, e questo duplice evento ha permesso anche il coinvolgimento di ragazzi e bambini, tra i principali e più entusiasti fruitori di questa bellissima esperienza.

In Cammino nei Parchi – 13 maggio 2018 a Monte Faggeto

Un vero e proprio abbraccio al Parco: così si potrebbe definire la giornata “In Cammino nei Parchi” che la Commissione Regionale Tutela Ambiente Montano del CAI del Lazio ha organizzato scegliendo la nostra Area Protetta, per la precisione Monte Faggeto, riuscendo a coinvolgere decine e decine di iscritti ed escursionisti dall’intera regione. A Campodimele sono così confluite le sezioni (o sottosezioni) del CAI di Poggio Mirteto, Cassino, Aprilia, Monterotondo, Viterbo, Rieti, Roma, Colleferro, Leonessa, Frosinone, Antrodoco, Latina, per un totale di ben oltre 100 partecipanti, tutti desiderosi di camminare in libertà, alla scoperta dei paesaggi e delle bellezze del Parco Naturale dei Monti Aurunci, lungo il sentiero n. 905 che porta dal piccolo centro, sede tra l’altro dell’Ente gestore dell’Area Protetta, alla vetta del Faggeto.

Abbiamo accolto gli escursionisti, introducendoli alla magia di una catena montuosa la cui ossatura è costituita da conchiglie preistoriche di un mare tropicale e da rocce modellate dall’alchimia degli elementi: il calcare, la pioggia, 犀利士
il carsismo, le foreste e le garighe, con un accenno a vecchi miti e credenze che tutt’oggi popolano i racconti delle comunità del Parco.

La collaborazione tra gli accompagnatori del CAI e il Parco ha reso possibile lo svolgimento ordinato e appassionato dell’escursione, a testimonianza della riedizione di una sinergia che si potrà senz’altro riproporre in futuro. Il lungo corteo si è disteso attraverso il canalone boscoso di Valle del Tasso, dove il microclima freddo e umido della gola consente al faggio di avere, dopo varie isoipse, la meglio sul bosco misto di carpini e aceri. Si è quindi sbucati alla sella, ariosa e luminosa, che si apre sul cassinate e che accoglie la sterrata proveniente da Campodimele per il rifugio del Faggeto. Da qui gran parte del gruppo ha intrapreso l’erta finale per la vetta, mentre una parte ha preferito godersi il pallido sole di questa primavera incerta presso l’area attrezzata del rifugio.

Per chi è salito, c’è stato senz’altro un pizzico di delusione a causa della nebbia che avvolgeva la cima: tuttavia, la soddisfazione è stata grande, soprattutto per chi non conosceva ancora il fascino di questa catena montuosa, per certi versi accresciuto dall’aura di mistero conferita proprio dalla nebbia. Tra le rocce, il prato regala in questo periodo varie fioriture, tra cui spiccano in particolare le orchidee spontanee.

Scendendo, chi ha optato per la sterrata, preferendo variare rispetto al tragitto di andata, si è potuto parzialmente rifare del mancato panorama: squarci tra le nubi hanno regalato colpi d’occhio estremamente suggestivi verso il Circeo e il Lago di Fondi, oltre che sul polje di Campodimele e il Santuario della Civita.